«Non mi aspettavo questo riconoscimento, importante non tanto per me quanto per la scuola». E’ dunque agli studenti del suo istituto che la signora Olga Fiorini vuole dedicare l’onorificenza di Ufficiale al merito della Repubblica italiana. Un titolo con il quale il capo dello Stato Giorgio Napolitano e il presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi hanno premiato l’impegno educativo che la fondatrice della nostra scuola porta avanti ormai da oltre mezzo secolo. Il conferimento dell’alta onorificenza dell’Ordine cavalleresco nazionale è reso ancora più significativo dal fatto che la responsabile dell’istituto ha l’onore di essere tra gli unici due ufficiali finora nominati su proposta del ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini.
Il prestigioso riconoscimento suona come il coronamento di un lungo percorso iniziato negli anni Cinquanta. Fu allora che la signora Olga, classe 1927, dopo essersi diplomata all’Università di Bologna e aver lavorato in Svizzera e Germania, affiancò all’attività di sartoria da lei avviata sul territorio di Busto Arsizio l’insegnamento di questo mestiere ai giovani in quella che era la “Manchester d’Italia”, una delle zone più fiorenti nel campo del tessile e dell’abbigliamento. «Lavoravo tutto il giorno con mia sorella e alla sera facevo lezione gratuitamente – ricorda – pur di imparare a insegnare, a trasmettere delle competenze professionali. Alla fine ho quindi chiuso la sartoria e scelto di puntare sulla scuola, che si allargava sempre di più».
In questo campo la "storica" insegnante si è a tutti gli effetti rivelata pioniera. Tant'è vero che i corsi professionali, riconosciuti ufficialmente nel 1956 e inizialmente riservati alle ragazze, sono diventati poi una vera e propria scuola per Operatori della moda e dell’abbigliamento: l’unica attualmente presente in tutta la provincia di Varese. Scuola che continua a essere uno dei fiori all’occhiello degli istituti scolastici superiori paritari “Olga Fiorini”, comprendenti anche il corso per il diploma di Operatore grafico e il liceo della Comunicazione “Marco Pantani”, articolato nei due indirizzi Sport e Spettacolo.
«Non avrei mai detto che sarei arrivata ad avere una scuola così grande», confessa la stimata professoressa, che vede ora premiata ai massimi livelli la propria opera di “imprenditrice dell’educazione”. Opera che le ha meritato diversi riconoscimenti, tra i quali spicca la più prestigiosa onorificenza della Lombardia: la Rosa Camuna, di cui è stata insignita nel 2000 da parte della giunta regionale guidata da Roberto Formigoni. Altri attestati di stima nei confronti della fondatrice del nostro istituto erano arrivati, negli anni precedenti, dalla Camera di Commercio Industria e Artigianato della Provincia di Varese, che nel 1999 l’aveva insignita della medaglia d’oro al Lavoro e al Progresso economico, dall’Associazione Radiantistica Bustese, che nel 1988 le attribuì il premio “Donna più” per la sensibilità dimostrata verso i problemi dei giovani, e dal settimanale “Amica”, che nel 1966 le conferì il Diploma d’onore per essere stata tra le sarte più votate in un referendum indetto dal periodico: un riconoscimento che le valse l’ingresso nell’Albo d’oro delle Sarte d’Italia.
Il titolo di Ufficiale al merito della Repubblica rappresenta ora, spiega con emozione la fondatrice degli istituti che portano il suo nome, «un riconoscimento della serietà e dell’amore con cui lavoriamo al servizio dei ragazzi, nei quali dobbiamo credere e ai quali dobbiamo dare fiducia perché sono il nostro futuro». Oggi come all’inizio della sua attività, l'insegnante di moda continua perciò a ritenere fondamentale il rapporto scuola-lavoro: rapporto che è «garanzia per il futuro dei nostri allievi, perché possano inserirsi nel mondo lavorativo, ma anche per le aziende, alle quali la scuola fornisce personale qualificato secondo le loro esigenze».
Alla signora Olga, ancora oggi anima e pilastro portante della scuola che porta il suo nome, le più vive congratulazioni del direttore Mauro Ghisellini, del preside Rosario Vadalà, degli insegnanti, di tutto il personale dell’istituto e, soprattutto, dei “suoi” studenti.
Il prestigioso riconoscimento suona come il coronamento di un lungo percorso iniziato negli anni Cinquanta. Fu allora che la signora Olga, classe 1927, dopo essersi diplomata all’Università di Bologna e aver lavorato in Svizzera e Germania, affiancò all’attività di sartoria da lei avviata sul territorio di Busto Arsizio l’insegnamento di questo mestiere ai giovani in quella che era la “Manchester d’Italia”, una delle zone più fiorenti nel campo del tessile e dell’abbigliamento. «Lavoravo tutto il giorno con mia sorella e alla sera facevo lezione gratuitamente – ricorda – pur di imparare a insegnare, a trasmettere delle competenze professionali. Alla fine ho quindi chiuso la sartoria e scelto di puntare sulla scuola, che si allargava sempre di più».
In questo campo la "storica" insegnante si è a tutti gli effetti rivelata pioniera. Tant'è vero che i corsi professionali, riconosciuti ufficialmente nel 1956 e inizialmente riservati alle ragazze, sono diventati poi una vera e propria scuola per Operatori della moda e dell’abbigliamento: l’unica attualmente presente in tutta la provincia di Varese. Scuola che continua a essere uno dei fiori all’occhiello degli istituti scolastici superiori paritari “Olga Fiorini”, comprendenti anche il corso per il diploma di Operatore grafico e il liceo della Comunicazione “Marco Pantani”, articolato nei due indirizzi Sport e Spettacolo.
«Non avrei mai detto che sarei arrivata ad avere una scuola così grande», confessa la stimata professoressa, che vede ora premiata ai massimi livelli la propria opera di “imprenditrice dell’educazione”. Opera che le ha meritato diversi riconoscimenti, tra i quali spicca la più prestigiosa onorificenza della Lombardia: la Rosa Camuna, di cui è stata insignita nel 2000 da parte della giunta regionale guidata da Roberto Formigoni. Altri attestati di stima nei confronti della fondatrice del nostro istituto erano arrivati, negli anni precedenti, dalla Camera di Commercio Industria e Artigianato della Provincia di Varese, che nel 1999 l’aveva insignita della medaglia d’oro al Lavoro e al Progresso economico, dall’Associazione Radiantistica Bustese, che nel 1988 le attribuì il premio “Donna più” per la sensibilità dimostrata verso i problemi dei giovani, e dal settimanale “Amica”, che nel 1966 le conferì il Diploma d’onore per essere stata tra le sarte più votate in un referendum indetto dal periodico: un riconoscimento che le valse l’ingresso nell’Albo d’oro delle Sarte d’Italia.
Il titolo di Ufficiale al merito della Repubblica rappresenta ora, spiega con emozione la fondatrice degli istituti che portano il suo nome, «un riconoscimento della serietà e dell’amore con cui lavoriamo al servizio dei ragazzi, nei quali dobbiamo credere e ai quali dobbiamo dare fiducia perché sono il nostro futuro». Oggi come all’inizio della sua attività, l'insegnante di moda continua perciò a ritenere fondamentale il rapporto scuola-lavoro: rapporto che è «garanzia per il futuro dei nostri allievi, perché possano inserirsi nel mondo lavorativo, ma anche per le aziende, alle quali la scuola fornisce personale qualificato secondo le loro esigenze».
Alla signora Olga, ancora oggi anima e pilastro portante della scuola che porta il suo nome, le più vive congratulazioni del direttore Mauro Ghisellini, del preside Rosario Vadalà, degli insegnanti, di tutto il personale dell’istituto e, soprattutto, dei “suoi” studenti.