giovedì 30 aprile 2009

ARRAMPICATA, YOGA E PSICOLOGIA: L'AVVENTUROSA "LEARNING WEEK" DELLA QUINTA LICEO

Sono stati sei giorni all’insegna dell’avventura quelli vissuti dagli studenti di quinta liceo, che hanno partecipato alla learning week in Val Masino. Una settimana dedicata allo «Sviluppo dell’intelligenza emotiva attraverso lo sport»: questo il titolo del progetto che ha visto gli alunni dell’istituto cimentarsi in attività sportive come l’arrampicata in parete e la successiva discesa con la corda, ma anche in pratiche introspettive quali lo yoga e in percorsi cognitivi, centrati soprattutto sulla psicologia della prestazione e in particolare sul tema della resilienza intesa come capacità di saper individuare e superare i propri limiti. Accompagnati dall’insegnante di psicologia, che ha rivelato le sue doti di abilissima atleta, i ragazzi sono stati seguiti durante l’intera settimana da un tutor, affiancato da un team di qualificati esperti.
L’esperienza, giudicata positiva da tutti i partecipanti, ha così ulteriormente arricchito l’offerta formativa del liceo della comunicazione a indirizzo sportivo, aiutando gli studenti a sviluppare competenze e metodologie di lavoro che domani potrebbero costituire la materia specifica della loro professione. Tant’è vero che uno degli obiettivi fondamentali dei progetti di learning week, gestiti dalla società Entertraining per conto della direzione generale Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia, è proprio quello di favorire la scoperta e la valorizzazione di capacità personali che difficilmente emergono durante il tradizionale percorso scolastico. Capacità da poter poi spendere in modo proficuo nel successivo impegno universitario così come nel mondo del lavoro.
La learning week attende ora le tre classi terze e la quarta, che avranno modo di vivere un'avventura simile subito dopo la conclusione dell'anno scolastico, mentre gli studenti di quinta saranno impegnati sulle «sudate carte» dell'esame di maturità.
Nel video alcune significative immagini della settimana in Val Masino.

lunedì 27 aprile 2009

FINISCE 7 A 0 LA SFIDA TRA GLI STUDENTI DEL "PANTANI"

Vittoria schiacciante per l’Ardor Busto, che si è aggiudicato l'incontro in casa con il Santo Stefano Ticino, battuto per 7 a 0. Quella andata in scena sabato sul campo di via Bergamo per il campionato juniores è stata una partita che ha avuto tutto il sapore di una sfida tra gli studenti del «Pantani»: nella squadra vincente, infatti, Nicolò Gussoni di terza B, pilastro della difesa, insieme agli alunni di quinta Stefano Monterosso, attaccante per la prima volta nella stagione con la fascia di capitano, che ha firmato una rete nel primo tempo, e Alberto Manzella, difensore prestato per l’occasione al centrocampo e andato a realizzare su rigore nella ripresa, indossando la maglia con il numero 8, lo stesso del compagno di classe Loris De Bacco, della formazione avversaria. Formazione che ha ormai concluso il campionato in coda alla classifica e che non è riuscita neppure a segnare il goal della bandiera, mentre l’Ardor si è lasciato sfuggire l’occasione per aumentare ancora di più il vantaggio: Monterosso, infatti, ha mancato in modo clamoroso quella che sarebbe potuta essere una spettacolare rete di testa, mandando la palla appena sopra la traversa.
Al di là del sin troppo scontato successo casalingo contro i biancoazzurri, la squadra bustocca ha visto comunque sfumare già da tempo ogni speranza di vincere il campionato, forse anche per l’assenza di Diego Ielmini, studente di terza B, fuori gioco da diverse giornate per infortunio.

sabato 11 aprile 2009

BUONA PASQUA

Il direttore Mauro Ghisellini, il dirigente scolastico Rosario Vadalà, la coordinatrice del liceo dello Sport Sara Ciapparella, gli insegnanti e l'intero personale dell'istituto "Olga Fiorini" augurano una buona Pasqua a tutti gli studenti e alle loro famiglie.

lunedì 6 aprile 2009

GREGORIO MARENZI E JACOPO SCOPEL MAESTRI DI SCI

Il liceo "Marco Pantani" conta ora tra i propri studenti anche due maestri di sci: sono Gregorio Marenzi e Jacopo Scopel, alunni di quinta liceo. Entrambi gli atleti hanno brillantemente superato, sabato scorso sulle nevi di Pila, l'esame finale che ha conferito loro la qualifica di "dottori" nel più praticato sport invernale.
Si tratta di un traguardo che rappresenta per i due sciatori il coronamento di tanti anni di impegno agonistico e di sacrifici. C'è inoltre un altro motivo di grande soddisfazione sia per loro sia per il nostro liceo: Gregorio e Jacopo, infatti, sono tra gli allievi con i migliori risultati scolastici. Incarnano quindi l'obiettivo fondamentale del "Pantani": quello di conciliare scuola e sport. I neo maestri sono dunque l'esempio di come il rigore, la costanza e la disciplina che caratterizzano l'attività atletica possano avere una positiva ricaduta anche in ambito scolastico.
Ai nuovi insegnanti di sci vanno le congratulazioni dei compagni di scuola, dei docenti e del dirigente scolastico Rosario Vadalà, che rivolgono ai due sportivi anche un caloroso "in bocca al lupo" per il proseguimento della loro carriera agonistica.

giovedì 2 aprile 2009

SICUREZZA AL VOLANTE, GLI STUDENTI INCONTRANO LA POLSTRADA E I PROFESSIONISTI DEL 118

«Non bisogna bere troppo non perché lo dice la legge, ma perché non si deve». Questo il monito lanciato stamattina, giovedì 2 aprile, dal comandante della polizia stradale di Busto Arsizio Enrico Torresan agli studenti del liceo “Pantani” e dell’istituto professionale “Olga Fiorini”. La guida in stato d’ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, infatti, è oggi in Italia la causa di circa il 30% degli incidenti mortali: in altre parole, su 15 persone che ogni giorno perdono la vita sulle strade, almeno 5 hanno abusato di alcool o assunto droghe.
Si tratta di numeri di fronte ai quali «nessuno può dire che sono affari propri, perché la guida da parte di persone ubriache o che hanno consumato sostanze coinvolge spesso anche chi non c’entra», ha chiarito il responsabile della Polstrada agli alunni delle classi quarte del liceo e del corso per operatore della moda, nonché agli allievi di quarta e quinta del corso per operatore grafico. E’ questo uno dei principali motivi per cui «il 99,9% di queste tragedie della strada potrebbe essere evitato». Anche senza arrivare al tragico epilogo del sinistro mortale, non bisogna inoltre sottovalutare i danni fisici permanenti di chi sopravvive all’incidente, come ha ricordato Torresan rivolgendosi agli studenti del liceo sportivo: «Un calciatore con una grave frattura alla gamba o una lesione agli organi interni deve dire addio allo sport».
Da qui la raccomandazione di evitare di mettersi alla guida non solo dopo aver bevuto, ma anche dopo l’assunzione di farmaci che contengono alcool se non addirittura sostanze stupefacenti o psicotrope. Un esempio è quello degli antistaminici, che creano sonnolenza e il cui uso è perciò solitamente prescritto alla sera. C’è comunque una differenza fondamentale tra l’alcool e la droga: mentre il primo, infatti, «se utilizzato come prescrive la natura non comporta effetti collaterali», gli stupefacenti sono invece «concepiti proprio per provocare un’alterazione della percezione della realtà».
Il numero uno della polizia stradale bustese ha quindi elencato le conseguenze per chi guida sotto l’effetto di alcool o sostanze stupefacenti: sospensione della patente da 3 mesi a 2 anni, con visite mediche periodiche per la conferma di validità, la confisca dell’automobile e anche la denuncia penale, per cui «si diventa pregiudicati».
Per chi invece assume una quantità minima di droghe per uso personale senza mettersi al volante scatta comunque «l’illecito amministrativo», come ha precisato il sovrintendente Emilio Trombin, dell’ufficio squadra volante. Ciò significa che può scattare il ritiro della patente, del porto d’armi e del passaporto, ma anche l’impossibilità di accedere in futuro a concorsi pubblici.
Quella del consumo di stupefacenti è una realtà che interessa da vicino anche Busto Arsizio, città nella quale, ha continuato Trombin, «la “canna” sta ormai diventano un fenomeno devastante, con lo spaccio in mano a extracomunitari senza il permesso di soggiorno». Ciò non significa che bisogna scaricare solo sugli spacciatori la responsabilità, perché «se non ci fosse la richiesta, non ci sarebbe neppure l’offerta», ha puntualizzato Dimitrio De Rosa, del commissariato bustese.
Dario Franchi, medico del 118 di Varese, ha invece illustrato gli effetti dei vari tipi di droghe, che «in ogni caso fanno male per la loro natura intrinseca, per le sostanze che contengono, per le conseguenze irreparabili che possono avere sull’organismo». Insomma, come ha richiamato Laura Donadello, infermiera del pronto intervento, «ci si può divertire anche senza ubriacarsi o assumere droghe: i ragazzi che dobbiamo soccorrere, oltre a star male all’inverosimile, in realtà non si sono neppure divertiti».
L’incontro di stamattina, organizzato dal docente di Diritto ed Economia Franco Colombo, rientra nel progetto provinciale «Prevenzione degli infortuni da traffico veicolare e incidenza dell’assunzione di alcool e droghe».