Il direttore Mauro Ghisellini, il dirigente scolastico Rosario Vadalà, i coordinatori del liceo Sara Ciapparella e Luigi Iannotta, gli insegnanti e l'intero personale dell'istituto "Olga Fiorini" augurano un buon Natale e un sereno 2010 a tutti gli studenti e alle loro famiglie.
mercoledì 22 dicembre 2010
martedì 21 dicembre 2010
ANDREA FIMIANI E STEFANO BONGARZONE CAMPIONI ITALIANI DI FOOTBALL AMERICANO
Tra gli studenti del "Pantani" brillano due stelle del football americano: Andrea Fimiani e Stefano Bongarzone, alunni della classe II A del liceo sportivo, che domenica 19 dicembre si sono laureati campioni italiani di questa spettacolare disciplina, indossando i colori della formazione U15 dei Blue Storms di Gorla Minore.
Le finali del campionato, che si sono disputate a Bresso (Mi), hanno visto dominare la squadra gorlese, che ha battuto il titolato team di Parma Panthers per 38 a 12 e poi la Legio XIII di Roma per 58 a 13, grazie anche alle prestazioni maiuscole da parte di entrambi gli allievi del nostro istituto, che aggiungono questo nuovo successo a quello dello scorso settembre, quando avevano vinto il bronzo ai campionati europei di flag football con la maglia della Nazionale italiana.
A Stefano e Andrea le congratulazioni di tutti gli insegnanti e dei compagni di scuola.
Le finali del campionato, che si sono disputate a Bresso (Mi), hanno visto dominare la squadra gorlese, che ha battuto il titolato team di Parma Panthers per 38 a 12 e poi la Legio XIII di Roma per 58 a 13, grazie anche alle prestazioni maiuscole da parte di entrambi gli allievi del nostro istituto, che aggiungono questo nuovo successo a quello dello scorso settembre, quando avevano vinto il bronzo ai campionati europei di flag football con la maglia della Nazionale italiana.
A Stefano e Andrea le congratulazioni di tutti gli insegnanti e dei compagni di scuola.
mercoledì 1 dicembre 2010
ALESSIA MARCHETTO VINCE IL CONCORSO "LO SPORT E' SALUTE, LO SPORT E' VITA"
Complimenti ad Alessia Marchetto, che ha ottenuto una menzione speciale al concorso “Lo sport è salute, lo sport è vita”, indetto dalla fondazione Rachelina Ambrosoli di Venticano, nell’Avellinese, in collaborazione con il ministero dell’Istruzione. Sull’argomento proposto l’alunna di III B del "Pantani", nonché giovane promessa della ginnastica ritmica, ha scritto un tema e realizzato un dvd con le immagini delle proprie esibizioni sportive: il suo impegno ha così meritato al liceo dello Sport la medaglia attribuita dalla presidenza della Camera dei deputati.
La cerimonia di premiazione si terrà in occasione di un “meeting” in programma il 2, 3, 4 e 6 dicembre nei comuni di Pietradefusi e Venticano: quatto giorni durante i quali gli studenti vincitori provenienti da tutta l’Italia potranno confrontarsi su temi come l’ambiente, la legaltà, la solidarietà e lo sport, con la partecipazione di autorevoli testimoni del nostro tempo.
Leggi e, se vuoi, commenta il tema di Alessia:
“LO SPORT E' SALUTE, LO SPORT E' VITA”
Il mio rapporto con lo sport ha avuto inizio da quando frequentavo l'asilo, prima con il nuoto e poi
con la ginnastica ritmica, una disciplina alquanto dura e faticosa.
L'atleta nelle sue esecuzioni deve seguire e rispettare il ritmo ed essere espressivo.
Un esercizio per essere armonico deve avere continuità d'azione e variazione di velocità.
Per praticare la ginnastica ritmica sono indispensabili buone doti di coordinazione, concentrazione e flessibilità per eseguire spaccate e ponti e buona potenza muscolare per eseguire i salti; queste caratteristiche si mantengono e si migliorano con l'allenamento costante.
L'esercizio è costituito da una serie di movimenti coreografici e da difficoltà, costruiti su un accompagnamento musicale senza parole, e non può durare più di un minuto e trenta se eseguito individualmente e due minuti e trenta se eseguito a squadra. Inoltre l'esercizio viene eseguito su una pedana di moquettes delimitata da una riga rossa, dalla quale non bisogna uscire, della misura di tredici metri per lato.
La ritmica viene spesso confusa con l'artistica ma sono discipline completamente differenti.
Nell'artistica si usano le parallele, il cavallo, gli anelli e si eseguono esercizi di volteggio e al corpo
libero. Ginnasti famosi sono Yuri Chechi, Igor Cassina e Vanessa Ferrari.
Nella ritmica, sport che pratico io, l'esercizio può essere effettuato con uno dei cinque attrezzi (cerchio, palla, fune, nastro, clavette) oppure a corpo libero, ma fino ad una certa età.
La mia ginnasta preferita è Anna Bessonova, ucraina, ma solo chi pratica o segue questo sport la conosce perché la ritmica non viene trasmessa in televisione e in pochi sanno che la Nazionale
Italiana (le farfalle) è campione del mondo.
Nonostante questo ho un buon rapporto con lo sport che pratico. Mi alleno cinque ore al giorno per tutta la settimana e la domenica gareggio anche su pedane di alto livello, internazionali ed europee, ma non mi pesa: ai sacrifici e alle rinunce sono abituata.
Faccio parte della nazionale individualista, sono stata convocata per la prima volta nel 2006
dopo essere stata notata al Campionato Nazionale dove mi ero classificata terza.
Da allora partecipo agli allenamenti collegiali. Al mio primo allenamento ho conosciuto molte ginnaste anche più grandi di me ma ho conosciuto anche Camilla, persona molto speciale con la quale ho un bel rapporto e ci vogliamo bene nonostante sia la mia diretta rivale.
Con lei ed altre due ragazze, Federica ed Andreea, dopo molti test, ho condiviso la partecipazione
ai 24° Europei di Ginnastica Ritmica svoltisi a Torino nel giugno 2008.
Andreea, per un cavillo burocratico dell'ultimo minuto, non ha potuto partecipare: così io ho gareggiato con l'esercizio alla fune (che doveva fare lei) e l'esercizio alla palla, Camilla ha fatto il cerchio e Federica il nastro. Nonostante l'intoppo ci siamo classificate settime.
E' stata un'esperienza indescrivibile, emozionante, unica che non scorderò mai, un buon inizio per
aspirare alle Olimpiadi.
La mia disciplina non è dispendiosa come l'equitazione o il golf: è definita infatti lo “sport dei poveri”; inoltre non abbiamo tanti sponsor come il calcio perchè per noi sono più importanti il divertimento e le emozioni rispetto alle scommesse e ai soldi che ricevono i giocatori.
Lo sport è una buona lezione di vita, io ho avuto da sempre regole da seguire e da rispettare e le sconfitte, anche se scoraggianti, aiutano a crescere e a far diventare più forti e determinati e insegnano a superare gli ostacoli difficili. Mi hanno insegnato ad avere rispetto per gli avversari, essere agonista/rivale durante la gara, ma a mantenere buoni rapporti dopo la competizione.
Il mio problema principale è conciliare lo sport con la scuola: molte volte dormo poco per ottenere buoni voti, ma grazie alla mia costanza e al mio grande impegno, ho una buona media anche se a volte mi addormento sui libri.
Lo sport è sudore, è un impegno costante da mantenere e mi fa porre degli obiettivi sempre più alti che mi danno la voglia di andare avanti e, se si fa sport a livello agonistico, non viene in mente e non hai il tempo di prendere una brutta strada con cattive abitudini, la droga o di rovinarti con l'alcol come molti ragazzi di oggi, perché ci si concentra sulla disciplina.
Per fortuna oggi i bambini piccoli hanno già un primo impatto con lo sport e molti sono gli anziani
che si mantengono in forma e in movimento, mentre i giovani che non lo praticano rischiano molto spesso di raggiungere l'obesità, perché stanno ore ed ore davanti alla televisione o alla play station mangiando continuamente.
In conclusione, lo sport per me è un bel vizio: una volta che si inizia non si riuscirà mai a smettere perché ti dà emozioni e soddisfazioni che nient'altro ti darà e te le ricorderai per tutta la vita.
Purtroppo quest'anno ho dovuto rinunciare alla gara più importante, gli Italiani Assoluti, ma Camilla ha saputo consolarmi: mi ha detto che senza di me la gara non è stata la stessa cosa della volta scorsa.
Mi sono infortunata al perone, ho sofferto e sto soffrendo ancora, ma l'infortunio per un atleta può sempre capitare e non sarà di certo questo a fermare la mia forte determinazione e presto sarò pronta a gareggiare più forte che mai.
La cerimonia di premiazione si terrà in occasione di un “meeting” in programma il 2, 3, 4 e 6 dicembre nei comuni di Pietradefusi e Venticano: quatto giorni durante i quali gli studenti vincitori provenienti da tutta l’Italia potranno confrontarsi su temi come l’ambiente, la legaltà, la solidarietà e lo sport, con la partecipazione di autorevoli testimoni del nostro tempo.
Leggi e, se vuoi, commenta il tema di Alessia:
“LO SPORT E' SALUTE, LO SPORT E' VITA”
Il mio rapporto con lo sport ha avuto inizio da quando frequentavo l'asilo, prima con il nuoto e poi
con la ginnastica ritmica, una disciplina alquanto dura e faticosa.
L'atleta nelle sue esecuzioni deve seguire e rispettare il ritmo ed essere espressivo.
Un esercizio per essere armonico deve avere continuità d'azione e variazione di velocità.
Per praticare la ginnastica ritmica sono indispensabili buone doti di coordinazione, concentrazione e flessibilità per eseguire spaccate e ponti e buona potenza muscolare per eseguire i salti; queste caratteristiche si mantengono e si migliorano con l'allenamento costante.
L'esercizio è costituito da una serie di movimenti coreografici e da difficoltà, costruiti su un accompagnamento musicale senza parole, e non può durare più di un minuto e trenta se eseguito individualmente e due minuti e trenta se eseguito a squadra. Inoltre l'esercizio viene eseguito su una pedana di moquettes delimitata da una riga rossa, dalla quale non bisogna uscire, della misura di tredici metri per lato.
La ritmica viene spesso confusa con l'artistica ma sono discipline completamente differenti.
Nell'artistica si usano le parallele, il cavallo, gli anelli e si eseguono esercizi di volteggio e al corpo
libero. Ginnasti famosi sono Yuri Chechi, Igor Cassina e Vanessa Ferrari.
Nella ritmica, sport che pratico io, l'esercizio può essere effettuato con uno dei cinque attrezzi (cerchio, palla, fune, nastro, clavette) oppure a corpo libero, ma fino ad una certa età.
La mia ginnasta preferita è Anna Bessonova, ucraina, ma solo chi pratica o segue questo sport la conosce perché la ritmica non viene trasmessa in televisione e in pochi sanno che la Nazionale
Italiana (le farfalle) è campione del mondo.
Nonostante questo ho un buon rapporto con lo sport che pratico. Mi alleno cinque ore al giorno per tutta la settimana e la domenica gareggio anche su pedane di alto livello, internazionali ed europee, ma non mi pesa: ai sacrifici e alle rinunce sono abituata.
Faccio parte della nazionale individualista, sono stata convocata per la prima volta nel 2006
dopo essere stata notata al Campionato Nazionale dove mi ero classificata terza.
Da allora partecipo agli allenamenti collegiali. Al mio primo allenamento ho conosciuto molte ginnaste anche più grandi di me ma ho conosciuto anche Camilla, persona molto speciale con la quale ho un bel rapporto e ci vogliamo bene nonostante sia la mia diretta rivale.
Con lei ed altre due ragazze, Federica ed Andreea, dopo molti test, ho condiviso la partecipazione
ai 24° Europei di Ginnastica Ritmica svoltisi a Torino nel giugno 2008.
Andreea, per un cavillo burocratico dell'ultimo minuto, non ha potuto partecipare: così io ho gareggiato con l'esercizio alla fune (che doveva fare lei) e l'esercizio alla palla, Camilla ha fatto il cerchio e Federica il nastro. Nonostante l'intoppo ci siamo classificate settime.
E' stata un'esperienza indescrivibile, emozionante, unica che non scorderò mai, un buon inizio per
aspirare alle Olimpiadi.
La mia disciplina non è dispendiosa come l'equitazione o il golf: è definita infatti lo “sport dei poveri”; inoltre non abbiamo tanti sponsor come il calcio perchè per noi sono più importanti il divertimento e le emozioni rispetto alle scommesse e ai soldi che ricevono i giocatori.
Lo sport è una buona lezione di vita, io ho avuto da sempre regole da seguire e da rispettare e le sconfitte, anche se scoraggianti, aiutano a crescere e a far diventare più forti e determinati e insegnano a superare gli ostacoli difficili. Mi hanno insegnato ad avere rispetto per gli avversari, essere agonista/rivale durante la gara, ma a mantenere buoni rapporti dopo la competizione.
Il mio problema principale è conciliare lo sport con la scuola: molte volte dormo poco per ottenere buoni voti, ma grazie alla mia costanza e al mio grande impegno, ho una buona media anche se a volte mi addormento sui libri.
Lo sport è sudore, è un impegno costante da mantenere e mi fa porre degli obiettivi sempre più alti che mi danno la voglia di andare avanti e, se si fa sport a livello agonistico, non viene in mente e non hai il tempo di prendere una brutta strada con cattive abitudini, la droga o di rovinarti con l'alcol come molti ragazzi di oggi, perché ci si concentra sulla disciplina.
Per fortuna oggi i bambini piccoli hanno già un primo impatto con lo sport e molti sono gli anziani
che si mantengono in forma e in movimento, mentre i giovani che non lo praticano rischiano molto spesso di raggiungere l'obesità, perché stanno ore ed ore davanti alla televisione o alla play station mangiando continuamente.
In conclusione, lo sport per me è un bel vizio: una volta che si inizia non si riuscirà mai a smettere perché ti dà emozioni e soddisfazioni che nient'altro ti darà e te le ricorderai per tutta la vita.
Purtroppo quest'anno ho dovuto rinunciare alla gara più importante, gli Italiani Assoluti, ma Camilla ha saputo consolarmi: mi ha detto che senza di me la gara non è stata la stessa cosa della volta scorsa.
Mi sono infortunata al perone, ho sofferto e sto soffrendo ancora, ma l'infortunio per un atleta può sempre capitare e non sarà di certo questo a fermare la mia forte determinazione e presto sarò pronta a gareggiare più forte che mai.
Alessia Marchetto
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