«E’ importante una scuola dello spettacolo, perché oggi tutti pensano che si possa andare in televisione senza avere alcuna preparazione»: questo il messaggio rivolto questa mattina agli studenti dell’istituto da Max Pisu. Il noto attore e cabarettista, conosciuto soprattutto grazie a popolari trasmissioni televisive come “Zelig”, ha tenuto una lezione riservata agli alunni del liceo dello Spettacolo, per poi incontrare subito dopo, nell’arena centrale del Palayamamay, anche gli allievi del liceo dello Sport “Marco Pantani” e delle scuole superiori di moda e grafica “Olga Fiorini”.
Secondo il professionista, reso celebre dall’interpretazione del personaggio di “Tarcisio”, l’aiutante tuttofare che affianca il prete in ogni parrocchia, l’arte del cabaret è un talento innato, che va coltivato: «Comici non si diventa, ma si nasce: la comicità devi averla dentro». In ogni caso, «per svolgere davvero bene questo lavoro non basta essere simpatici: bisogna studiare e prepararsi», ha sottolineato ancora Pisu, che non ha mancato di dare un saggio della propria arte, esibendosi in un numero divertentissimo davanti agli studenti. Fra l’altro, in un mondo dello spettacolo dove spesso si afferma l’apparenza, il cabaret è meno legato a quello che Pisu ha definito «il fatto estetico: per la comicità, a volte, la bellezza può essere una cosa negativa, perché uno deve anche sapersi abbruttire».
L’incontro di stamattina è stato inoltre l’occasione per presentare l’ultimo spettacolo di Max, “Amnesie”, in scena martedì 8 marzo al teatro Galleria di Legnano: un copione capace di mettere a nudo, attraverso la comicità, il cinismo spesso sotteso a tanti luoghi comuni che appartengono alla vita quotidiana.
Secondo il professionista, reso celebre dall’interpretazione del personaggio di “Tarcisio”, l’aiutante tuttofare che affianca il prete in ogni parrocchia, l’arte del cabaret è un talento innato, che va coltivato: «Comici non si diventa, ma si nasce: la comicità devi averla dentro». In ogni caso, «per svolgere davvero bene questo lavoro non basta essere simpatici: bisogna studiare e prepararsi», ha sottolineato ancora Pisu, che non ha mancato di dare un saggio della propria arte, esibendosi in un numero divertentissimo davanti agli studenti. Fra l’altro, in un mondo dello spettacolo dove spesso si afferma l’apparenza, il cabaret è meno legato a quello che Pisu ha definito «il fatto estetico: per la comicità, a volte, la bellezza può essere una cosa negativa, perché uno deve anche sapersi abbruttire».
L’incontro di stamattina è stato inoltre l’occasione per presentare l’ultimo spettacolo di Max, “Amnesie”, in scena martedì 8 marzo al teatro Galleria di Legnano: un copione capace di mettere a nudo, attraverso la comicità, il cinismo spesso sotteso a tanti luoghi comuni che appartengono alla vita quotidiana.
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