giovedì 27 novembre 2008
I nostri ragazzi su YouTube
In questo video l'esercizio alla palla durante le finali.
martedì 25 novembre 2008
AVVISO PER LA QUINTA LICEO
giovedì 20 novembre 2008
BENTORNATO IN CAMPO, STEFANO!
Bentornato in campo, Stefano: in bocca al lupo per il campionato dai tuoi compagni di classe e dagli insegnanti.
SABATO 22 NOVEMBRE SCUOLA APERTA AL LICEO DELLO SPORT
Attraverso un percorso particolarmente mirato, il liceo dello Sport tende ad agevolare i ragazzi e le ragazze che praticano attività agonistiche già in età scolare, non precludendo comunque la frequenza di alunni intenzionati a conseguire la maturità scientifica. Per le lezioni di educazione fisica e attività motoria la scuola utilizza gli spazi del “Palayamamay”, che in occasione dell’Open day genitori e ragazzi potranno visitare grazie all’apposita navetta di collegamento tra l’istituto di via Varzi e la vicina struttura sportiva.
Sempre all’interno del palasport sarà presentato il liceo dello Spettacolo, la cui proposta formativa si rivolge invece agli studenti e alle studentesse che rivelano particolari attitudini e interessi per attività legate all’espressività musicale e corporea, e che possono conseguire anche attraverso questo percorso la maturità scientifica.
La Scuola aperta di sabato pomeriggio nell’istituto di via Varzi permetterà inoltre di conoscere il Centro di formazione professionale, che offre corsi triennali gratuiti per chi intende conseguire la qualifica di Operatore informatico gestionale o Operatore della comunicazione audiovisiva, garantendo così il diritto/dovere all’istruzione anche ai ragazzi orientati verso un rapido inserimento nel mondo del lavoro.
A guidare nella visita gli studenti alle prese con la non facile scelta della scuola superiore saranno gli alunni stessi dell’istituto, che accompagneranno a piccoli gruppi i ragazzi e le loro famiglie. Allo scopo di poter organizzare al meglio l’accoglienza, è quindi gradita una telefonata di prenotazione alla segreteria didattica (0331-624318).
La “scuola aperta” sarà riproposta sabato 10 gennaio negli stessi orari.
IL CAMPIONE DI APNEA PELIZZARI AL LICEO "PANTANI"
Riuniti al Palayamamay, i ragazzi della scuola bustocca di via Varzi sono rimasti a dir poco incantati dalle parole dell’atleta di Sacconago, recordman mondiale di immersioni in assetto costante (80 metri), variabile (131 metri) e assoluto (150 metri). Tutte imprese documentate attraverso le riprese video, che hanno permesso agli alunni di rimanere a bocca aperta anche di fronte a un altro record collezionato da Pelizzari: quello di essere stato il primo apneista a immergersi tra gli squali.
Oltre che sulle tecniche per allenare la capacità polmonare e sugli esercizi di respirazione per saper usare nel modo corretto l’aria inspirata, il campione sinaghino si è soffermato anche sull’importanza del «lavoro mentale nella performance in acqua. Il fatto di essere determinato ti dà la concentrazione necessaria e la convinzione di riuscire a scendere e poi anche a risalire», ha spiegato, rispondendo alla domanda della coordinatrice del liceo, Sara Ciapparella: «Ma non hai mai avuto paura di non tornare più su?». Paura messa al bando, ha chiarito il campione, anche dalla sicurezza di «avere a propria disposizione una squadra di sommozzatori pronti a intervenire». L’atleta, sollecitato dalle domande di insegnanti e studenti, non ha mancato di sottolineare le motivazioni che l’hanno spinto a lasciare il nuoto, praticato per 17 anni, per poi dedicarsi all’apnea: «Non volevo più sacrificarmi in continui allenamenti per ottenere risultati non molto alti». Ha così iniziato le immersioni, prima in piscina a Busto, dove ha conquistato il primato mondiale di apnea da fermo, e poi, dopo la laurea, all’isola d’Elba. La scelta di andare sott'acqua, ha continuato, non puntava al «voler battere gli avversari», ma alla «sensazione che mi dava: era qualcosa che mi piaceva davvero fare, anche se richiedeva sacrificio». Un’attività a cui non ha mai rinunciato nonostante infortuni come la rottura per due volte di un timpano.
Tant’è vero che Pelizzari, dopo aver lasciato l'agonismo nel 2001 con il record in assetto variabile di 131 metri, continua ad allenarsi, «mantenendo i livelli di allora», ha precisato. L’atleta, la cui storia è raccontata nel film “Oceanmen” insieme a quella di Francisco Ferraras Pipin, ha inoltre creato una propria scuola di apnea, realizza documenti subacquei e viaggia per conoscere gli Oceani. Tiene infine stage e corsi, tra cui quello per sommozzatori dei vigili del fuoco, ed è docente alla Normale di Pisa, dove insegna al Master di secondo livello di Medicina subacquea e iperbarica.
venerdì 14 novembre 2008
I CALCIATORI DEL VARESE IN CATTEDRA
Il responsabile della scuola calcio del Varese, intervenuto al Palayamamay con due giocatori della squadra di C2, ha invitato i ragazzi della scuola bustocca di via Varzi a vivere con serietà l’impegno sportivo, ma senza crearsi illusioni. Lo dicono i dati statistici: «Su 150 bambini che si avvicinano al calcio in età scolare, soltanto 2,5 in media arrivano a disputare un campionato di livello professionistico». Numeri che, ha sottolineato Caccianiga, dovrebbero far riflettere «i genitori, spesso abituati a pretendere».
Quello che conta, insomma, «non è illudere i ragazzi in età scolare di essere grandi campioni, ma insegnare loro la grammatica del movimento: non è detto che tutti debbano fare i calciatori e che chi si avvicina da piccolo al calcio non possa poi diventare un bravo pallavolista o cestista».
Anche perché, per entrare nel mondo del professionismo, «non sempre bastano le capacità e qualità: spesso bisogna saper trovare i canali giusti: nel calcio è fondamentale l’intelligenza, il saper vivere sul pianeta Terra».
L’hanno confermato, raccontando la propria esperienza agli studenti, i ventunenni Eros Pisano e Alessandro Bernardini, rispettivamente terzino sinistro e difensore centrale del Varese, «arrivati a un punto che permette di loro di plasmare il proprio destino», ha precisato Caccianiga. Pisani è nato nell’Antoniana di Busto ed è stato poi lanciato dalla formazione biancorossa, nella quale è tornato dopo un anno passato in serie B, mentre Bernardini, di Domodossola, è cresciuto negli allievi nazionali e nella primavera del Parma, conseguendo anche il diploma di liceo scientifico, per poi trascorrere due anni in D nel Borgomanero e arrivare infine quest’anno a indossare la maglia biancorossa. Non è mancato un periodo in cui si è trovato senza contratto: «Per fortuna avevo deciso di continuare gli studi», ha esclamato davanti agli alunni del «Pantani» il difensore nonché studente di Ingegneria gestionale alla Liuc di Castellanza. La sua, dunque, è una vita che richiede «sacrifici: li ho sempre fatti e andrò avanti a farli».
Pisano ha invece lanciato un importante messaggio sulla necessità di accettare anche la sconfitta: «Nello spogliatoio ci si rafforza tra compagni, senza demoralizzarsi: si pensa già alla partita successiva».