lunedì 22 marzo 2010

JOBEY THOMAS: "LO SPORT RIEMPIE LA VITA"

«Lo sport è un modo di vivere sano: è qualcosa che riempie totalmente la vita». Parola di Jobey Thomas, cestista statunitense della Pallacanestro Varese, che ha incontrato questa mattina gli studenti del “Pantani”, invitandoli a coltivare sempre la loro passione sportiva, anche a livello amatoriale.
Quello tra il campione americano e gli alunni del triennio liceale è stato un dialogo vivace, che ha visto l’atleta di A1 alternare l’inglese all’italiano, di cui peraltro ha un’ottima padronanza, permettendo così ai ragazzi di mettere alla prova la loro conoscenza della lingua straniera. Lingua nella quale hanno posto alcune domande all’ala della Cimberio, squadra dove il giocatore è approdato lo scorso settembre dopo una stagione all’Olimpia Milano. La sua esperienza, del resto, è molto simile a quella di tanti allievi del “Pantani”, molti dei quali si allenano a ritmo serrato: proprio come Thomas, che negli anni in cui frequentava l’high school nel North Carolina aveva conseguito ottimi risultati sportivi, grazie ai quali si era meritato una borsa di studio per l’università. La stessa università dove gli piacerebbe tornare in futuro come allenatore nella squadra in cui ha giocato: è proprio quello di “coach”, infatti, il ruolo che l’atleta immagina per sé al termine della carriera agonistica, che desidera concludere in Italia, dove ormai gioca da sette anni.
Come tutti i giovani cestisti americani, anche Jobey sognava di entrare nell’Nba, dove anche dopo l’inizio della sua avventura in Italia, cominciata a Imola nel 2003, aveva provato a inserirsi in diverse squadre, ma «nessuna mi ha garantito un contratto: ho perciò deciso di rimanere in Europa». Tra le partite più belle che porta nel cuore quella vinta lo scorso anno, con i colori milanesi dell’Armani Jeans, contro il colosso del Cska Mosca.

L’incontro con Thomas si è inoltre rivelato una preziosa occasione per mettere a confronto gli stili di vita italiano e americano: quest’ultimo, a detta dell’atleta, molto più frenetico. L’Italia ha invece «una mentalità diversa», più attenta alle relazioni umane: «Qua la gente sta sempre insieme». Un modo di vivere che il campione ha fatto proprio, pur venendo da un Paese come gli Stati Uniti, dove «molti sono convinti che il proprio stile di vita sia il migliore». Da qui l’invito agli studenti a «trascorrere un periodo, anche breve, all’estero, magari cogliendo qualche opportunità offerta dallo sport, per allargare gli orizzonti».
La coordinatrice del liceo Sara Ciapparella non ha infine mancato di rivolgere, a nome di tutti gli studenti, gli auguri di buon compleanno a Thomas, che festeggerà 30 anni proprio mercoledì 24 marzo.

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