venerdì 19 marzo 2010

IL LICEO DELLO SPORT PROMOSSO A PIENI VOTI DALLA RIFORMA GELMINI

La riforma Gelmini salva il liceo dello Sport. A settembre, dunque, nulla cambierà per il "Pantani": una delle pochissime scuole in Italia a non essere “assorbita” all’interno degli otto indirizzi in cui è stato riorganizzato il sistema d’istruzione liceale.
Il decreto approvato in via definitiva dal governo Berlusconi lo scorso febbraio, infatti, mantiene inalterata la struttura del liceo scientifico sportivo, il cui obiettivo è quello di rispondere alle esigenze degli studenti che praticano attività agonistica, spesso ad alto livello, ma anche di tutti i ragazzi che amano lo sport, aiutandoli a conciliare l’impegno scolastico con quello atletico. Si tratta di un percorso mirato, che comprende l’educazione alla pratica delle diverse discipline sportive, attraverso lezioni tenute da specialisti. Si spiega così l’assenza del latino, sostituito dalle materie d’indirizzo: agli studenti vengono perciò proposte numerose ore settimanali di educazione fisica e attività motoria, insieme ad altre discipline caratteristiche, tra le quali diritto e legislazione sportiva, ma anche psicologia dello sport. Il curriculum specifico del “Pantani” si integra in questo modo con l’aspetto scientifico e quello umanistico, caratteristici di ogni liceo.
Il fatto che il Ministero abbia tutelato le sezioni sportive è una dimostrazione, come osserva il direttore dell’istituto Mauro Ghisellini, della «validità e qualità della nostra offerta formativa, che permettendo di conciliare scuola e sport garantisce una preparazione a tutti gli effetti liceale, senza costringere i ragazzi a rinunciare al loro impegno atletico. Impegno che viene anzi valorizzato attraverso l’attività didattica e inserito nel contesto di una formazione globale e armonica della persona».
Accanto all’indirizzo sportivo, il “Pantani” manterrà inoltre il liceo dello Spettacolo, che grazie alla riforma arricchirà la proposta didattica, trasformandosi il prossimo settembre in un liceo delle Scienze umane. Un percorso anche in questo caso senza il latino, rimpiazzato da materie come teatro e recitazione, musica e canto moderno, danza ed espressività corporea: non mancheranno perciò lezioni tenute da professionisti qualificati, che lavorano a vario titolo nel mondo dello spettacolo. Questa impostazione permetterà così ai ragazzi di “imparare divertendosi”, attraverso attività che molti di loro praticano anche al di fuori della scuola. Non vengono infine trascurate le lingue straniere, la cui conoscenza è sempre più indispensabile nell’ambito dello spettacolo: proprio per questo, con la riorganizzazione del piano di studi, all’inglese si aggiungerà lo spagnolo.

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